COMUNICATO – GIOCATORE POSITIVO AL COVID-19

Nel pomeriggio di ieri (giovedì) ci è stata comunicata la positività di un giocatore della prima squadra. Si tratta di un giocatore che sabato mattina aveva comunicato telefonicamente di non sentirsi in salute e di avere avuto contatti stretti con un amico in quarantena in attesa dell’ esito tampone. Il giocatore, quindi, veniva invitato dalla Società a rimanere a casa, in isolamento, fino a quando non avesse conseguito un test di negatività mediante tampone.

Ci aspettiamo, ora, che l’autorità sanitaria metta in atto le procedure ed i controlli previsti anche alle persone che rientrano nella categoria dei cd “contatti stretti”.

Questo episodio sottolinea la fragilità delle procedure previste dal Protocollo laddove non è nemmeno immaginabile la possibilità, nei dilettanti, di controllare anche le frequentazioni e i comportamenti degli atleti fuori dal campo di allenamento e durante lo svolgimento delle loro normali attività.

Tuttavia, l’episodio ci fornisce un altro elemento di riflessione nei rapporti tra società e sul significato di lealtà sportiva.

Nella mattinata di sabato, il giocatore in questione comunicava di non stare bene e di essere preoccupato perché aveva appena saputo della positività al tampone di un suo stretto contatto. Immediatamente, la ASD CLS informava la FIGC presso il Comitato Regionale della LND, chiedendo direttive sul comportamento da tenere anche rispetto alla gara di campionato che si sarebbe tenuta l’indomani.

Di un tanto veniva messo al corrente anche il Presidente della squadra avversaria.

In assenza di indicazioni, le decisioni venivano lasciate alle società.

Gli atleti della nostra società venivano informati della presunta positività di un compagno e, conseguentemente, la domenica prima dell’inizio della gara il fatto veniva evidenziato anche nel documento di autocertificazione che ogni giocatore deve compilare e presentare obbligatoriamente ai dirigenti della squadra ospite.

Tutto, dunque, portava a pensare fosse opportuno rinunciare alla sfida domenicale in attesa dei risultati delle analisi, opportunità fortemente sollecitata dagli accompagnatori della Città di Caorle La Salute.

Purtroppo, quella che sembrava una opzione dettata dal buon senso e dal senso civico è stata interpretata come una “scusa” per non giocare dal momento che la nostra formazione si presentava fortemente rimaneggiata.

Quindi, dopo una serie di colloqui telefonici tra il Clun ospitante e la Federazione, veniva deciso di dare il via alla gara.

Il resto è cronaca.

Ci chiediamo, però, chi può essere mai così irresponsabile da pensare che una società possa speculare sulla salute dei propri ragazzi per conseguire un risultato migliore?

Alla luce della confermata positività al COVID, la preoccupazione di aver dato inizio ad un focolaio cresce e rimane l’amarezza di non essere stati “creduti”, di non avere avuto la collaborazione e l’appoggio da parte degli avversari e di chi aveva il potere di sospendere l’evento per evitare l’inutile rischio.

Ci auguriamo per il meglio ma valuteremo con attenzione le responsabilità giuridiche dell’accaduto.

Infine, vogliamo rassicurare tutti i nostri tesserati e tifosi che il giocatore positivo sta bene e che abbiamo deciso di sospendere momentaneamente ed in via precauzionale ogni attività anche per poter sanificare a fondo i locali in uso alla Società.

Vi terremo informati sulla conclusione, speriamo, positiva della vicenda. Forza CLS❤

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