JULIA SAGITTARIA – CAORLE LA SALUTE 2-0
GOL: 26′ El Khayar; st 11′ Segatto.
JULIA SAGITTARIA: Finotto, Montagner (12st Mannino), Piotto, Cappellotto, Dassie, Rosso, Cinto (23st Di Chiara), Zanotel, El Khayar (42st Gaiarin), Pavan (33st Benedet), Segatto (26st Geromin). Allenatore: Piva.
CAORLE LA SALUTE: Bavena, Malerba, Cadamuro, Marsonetto (21st Tamassia), Casagrande, Teso, Giordano (31st Bozza), Cester, Pedrozo, Lima, Xausa (49st Lorenzon). Allenatore: Carraro.
ARBITRO: Jusufosky di Mestre.
NOTE: Spettatori 150 circa. Espulso al 33pt Malerba e 30st Dassiè per espressione blasfema. Ammoniti: Cappellotto e Cester. Recupero: pt 1′, st 6′.
Con una prestazione caparbia, la Julia Sagittaria stende il Caorle nel derby di Coppa. Tra i concordiesi non c’era soprattutto Carlo Mazzarella, unico vero perno del reparto offensivo in organico. Mister Piva, quindi, ha dovuto fare di necessità virtù, inventando El Khayar (notevole la sua prestazione) attaccante centrale nel tridente offensivo dell’ormai collaudato 4-3-3, a differenza di Vladimiro Carraro, che seppur sbarcato in riva al Lemene con una rosa ridotta all’osso, nel 3-5-2 ha potuto disporre di alternative di pari valore. Due squadre, come è normale di questi tempi, che ancora devono trovare la definitiva quadratura del cerchio. I litoranei sono apparsi in possesso di una indubbia maggiore qualità nello sviluppo della manovra, ma l’inizio è stato sin troppo lezioso, quasi giocato al piccolo trotto. In questa fase, l’estremo concordiese Finotto non ha dovuto compiere alcun intervento di rilievo. Allora la Julia, dopo un avvio timoroso, ha incominciato ad affacciarsi con frequenza in area ospite. Al 17′, El Khayar, scattato sul filo dell’offside, si è presentato davanti al portiere senza riuscire a scavalcarlo. E’ stata però l’anteprima del vantaggio concordiese. L’ex Fossaltese, lanciato in profondità, ha sorpreso l’intera retroguardia ospite andando ad infilare Bavena. Litoranei in dieci dal 33′ per l’espulsione di Malerba, reo di un’espressione blasfema. Tuttavia non si sono disuniti, perché nonostante l’inferiorità hanno messo alle corde la retroguardia di casa, dove Montagner è parso in costante difficoltà su Pedrozo, quest’ultimo andato più volte al tiro in modo insidioso. La ripresa è incominciata allo stesso modo di com’era finito il primo tempo, con gli ospiti che hanno incominciano a schiacciare i concordiesi nella propria metacampo. In contropiede, però, i nerazzurri sono riusciti a fare ancora male. Segatto prima ha fallito la marcatura al 4′, mentre all’11’, favorito dal grossolano errore in disimpegno di Marsonetto, si è involtato ad infilare il raddoppio. Gli ospiti non si sono arresi, hanno ripreso ad attaccare quasi a testa bassa sfiorando più volte il gol, ma la Julia, rimasta a sua volta in dieci dalla mezz’ora per l’espulsione di Dassiè, stringe i denti dimostrando di saper soffrire, caratteristica indispensabile per una squadra che si deve salvare.